rassegnastampa - terrorismo

 

GERMANIA, STUDENTE CHE ACCOLTELLÒ INSEGNANTE LEGATO A JIHAD

Confermate le anticipazioni del quotidiano Bild.

(ANSA) - BERLINO, 12 SET - Ne aveva scritto ieri il quotidiano tedesco Bild, oggi arriva la conferma ufficiale dalla Procura federale tedesca: le indagini sullo studente di 17 anni che ha accoltellato la sua insegnante e un'altra persona a Essen si concentrano sulla pista islamista e sul terrorismo. Ecco perché la vicenda è stata assunta proprio dal procuratore generale federale, che interviene quando è violata la sicurezza della Repubblica federale.

Emergono anche altri particolari inquietanti: il giovane quel giorno "alla ricerca di altre vittime, si recò due volte in rapida successione alla vecchia sinagoga di Essen, senza però trovare persone che riteneva adatte", si legge nel comunicato della Procura federale.

Inoltre, secondo gli inquirenti, il giovane aveva aderito a un'ideologia islamista-jihadista: "su questa base, a partire dal 3 settembre 2025 ha elaborato un piano per partecipare personalmente alla jihad contro i presunti infedeli e poi morire da martire".

 

USA: SHAPIRO, CONDANNA VIOLENZA POLITICA TROPPO "SELETTIVA"

(AGI/EFE) - Roma, 17 set. - Il governatore democratico della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha criticato quella che ha definito una "condanna selettiva" della violenza politica negli Stati Uniti, indicando sia "gli angoli più oscuri di internet" sia le opinioni espresse dallo Studio Ovale dopo l'omicidio del commentatore ultraconservatore Charlie Kirk.

"Dobbiamo rifiutare la retorica della vendetta e concentrarci invece sugli sforzi di 'guarigione'", ha sottolineato Shapiro intervenendo al Global Summit to End Hate a Pittsburgh, un evento creato sulla scia del massacro del 2018 alla sinagoga Tree of Life, costato la vita a 11 fedeli.

Il governatore ha ricordato che anche lui e la sua famiglia sono stati vittime di un attentato incendiario a sfondo politico alla residenza dello Stato di Harrisburg ad aprile e ha avvertito che coloro che ascoltano condanne parziali potrebbero interpretarle "come un permesso a commettere ulteriore violenza, purché si adatti alla loro narrativa".

 

USA: RABBINO CAPO ISRAELE, KIRK UN 'GIUSTO TRA LE NAZIONI'

(AGI) - Roma, 16 set. - Il rabbino capo sefardita David Yosef ha inviato una lettera di condoglianze alla famiglia di Charlie Kirk, in cui definisce l'attivista della destra statunitense assassinato la scorsa settimana un 'giusto tra le Nazioni'. "Con profondo dolore e grande sofferenza ho ricevuto la devastante notizia dell'omicidio di Charlie, una voce chiara e incrollabile della verità", scrive Yosef in una mossa che la stampa israeliana definisce 'inusuale'. La lettera segna un insolito cambiamento per il leader rabbino: tradizionalmente, i rabbini capo raramente commentano eventi che non siano direttamente legati a Israele o al mondo ebraico, sottolinea il Times of Israel.

"Posso dire con tutto il cuore: Charlie Kirk è un 'uomo giusto tra le nazioni' del mondo", aggiunge, usando una frase storicamente riservata ai non ebrei che salvarono vite ebraiche durante l'Olocausto. "Le sue grandi imprese e il suo nobile carattere lo hanno reso una figura davvero straordinaria", scrive Yosef. "Con il suo stile modesto ma fermo, ha sempre scelto di difendere la verità, la giustizia e il popolo d'Israele". Rivolgendosi alla moglie di Kirk, Erika, il rabbino capo ha espresso il rammarico di non aver potuto incontrare Kirk personalmente. "Da qui, da Gerusalemme, vi inviamo le nostre condoglianze e cerchiamo di sostenervi in questi momenti dolorosi", scrive Yosef. "Non siete soli nel vostro lutto: molti ebrei sono in lutto con voi e ricordano Charlie come un uomo che ha dedicato tutto il suo cuore e la sua anima a rendere il mondo un posto migliore e più giusto".