Stoccolma, 21 nov. 2022- (Pam/Adnkronos) - la psicologa e scrittrice svedese Hédi Fried, sopravvissuta all'Olocausto che ha passato l'ultima parte della sua vita in giro per le scuole a testimoniare e a rispondere alle domande dei ragazzi sulla shoah, da quelle più ovvie a quelle più difficili o sorprendenti, poi raccolte in un libro, è morta all'età di 98 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia ai mass media svedesi.

Nata a Sighet, in Romania, il 15 giugno 1924 da genitori ebrei, all'età di 19 anni Fried fu deportata ad Auschwitz con la sua famiglia e successivamente nel lager di Bergen-Belsen. Lei e la sorellina Livi, furono gli unici sopravvissuti della sua famiglia e nel luglio 1945 arrivarono in Svezia su una nave della Croce Rossa.

A Stoccolma Hédi Fried formò una nuova famiglia e studiò all'università come psicologa, che poi divenne la sua professione. Dagli anni '90 ha iniziato a scrivere concentrandosi sulla divulgazione degli orrori dell'Olocausto e sulla sua esperienza nei campi di concentramento.

Autrice di sette libri, nel volume "C'erano anche SS gentili? E le altre domande che mi fanno sull'Olocausto" racconta la sua esperienza di sopravvissuta in giro per le scuole svedesi e all'estero. Nel volume risponde in maniera semplice e diretta a domande come: "Avevi sempre fame?", "Perché non vi siete ribellati?", "Sognavi, la notte?", "Che lingue si parlavano ad Auschwitz?", "Provi odio nei confronti dei tedeschi?", "Hai mai conosciuto uno dei tuoi aguzzini?", "Sei riuscita a perdonare?".

Il suo ultimo libro è "La storia di Brodi" (Einaudi ragazzi, 2022), con le illustrazioni di Stina Wirsén. È una commovente e intensa storia vera che riesce, nella sua semplicità, a raccontare l'orrore della Shoah ai giovani lettori. È la storia autobiografica di Hédi Fried e dell'amore che la legava al suo cane.