ROCCO DI TEL AVIV, dal nostro corrispondente da Tel Aviv, Giuseppe Kalowski, 2 maggio 2025
Qualche giorno fa, nella centralissima Piazza Dizengoff a Tel Aviv, ho incontrato i miei amici Dario e Veronica, accompagnati da uno splendido cagnolino, un barboncino marrone tendente al " gingi" ( rosso) di nome Rocco.
Chiacchierando con loro, e tra una carezza e l'altra al cane, Dario mi ha stimolato a scrivere un articolo su questa città più unica che rara nel rapporto con gli animali e più in particolare con i cani.
TA non è solo una città piena di vita, culturalmente vivace, con un lungomare bellissimo, piena di giovani, con una vita notturna senza sosta: è anche la città degli amici dell'uomo.
Ci sono almeno 25. 000 cani registrati su una popolazione di 400.000 abitanti. 1 amico peloso ogni 17 umani!
È un vero e proprio amore nei confronti dei cani che ha trasformato la città in un vero paradiso a loro disposizione. Ci sono oltre 70 parchi per i cani e almeno 2 spiagge esclusivamente a loro riservate.
I cani a TA sono veri cittadini, membri della comunità: possono entrare nei bar, nei ristoranti, nei mezzi pubblici e molti uffici accettano i dipendenti che portano i cani in ufficio.
Ma la novità non è data solo dalle strutture a disposizione: i cani fanno parte della vita urbana, sono inseriti nel tessuto sociale.
Questo fenomeno molto raro rende TA all'avanguardia come comunità inclusiva, lanciando un segnale di grande civiltà; è una vera e propria filosofia di vita, dove il rispetto per gli animali è un valore fondamentale. Qui in Israele stiamo vivendo un periodo molto difficile ma TA, con il suo amore nei confronti degli animali, dimostra di essere una città umana e inclusiva.
Gli animali in questa città sono considerati parte integrante della vita urbana e favoriscono la convivenza e l'interazione tra i cittadini.
È sicuramente un modello da seguire per un futuro con più speranza nei confronti dell’Umanità. Il rispetto per gli animali, infatti, misura il grado di civiltà di una società: integrare i cani nella quotidianità è una scelta etica a favore del rispetto per tutti, non solo dei nostri amici a quattro zampe.
Una città così organizzata favorisce anche l'interazione sociale perche, ad esempio, i parchi per i cani diventano anche luoghi di incontro per le persone, creando così una coscienza di integrazione più generale, non solo a favore dei cani, ma anche nei confronti degli anziani, dei bambini e dei più deboli in generale.
TA è la dimostrazione vivente che una città che ha questa attenzione è una società più felice e più coesa: la cooperazione tra i cittadini proprietari dei cani aumenta la fiducia e la collaborazione umana.
Sicuramente TA mette a tacere con i fatti chi, anche da “palchi autorevoli” ha sostenuto che la società si occupa e si preoccupa troppo degli animali e troppo poco degli uomini : è esattamente l'opposto, perché chi ama gli animali ama anche il prossimo e “allena” la società ad includere tutti.
Si può affermare senza dubbio che l'atteggiamento di una società nei confronti degli animali misura il livello della maturità degli uomini e delle donne che la compongono.
Ma qual è il rapporto con i cani nella tradizione ebraica?
È generalmente positivo, infatti, anche nella Torah, “neppure un cane abbaierà contro i figli di Israele” (Esodo) e per ricompensa si prescrive che ai cani debba essere data carne non Kasher per il silenzio durante l'uscita dall'Egitto.
L'Halakhah (legge ebraica) vieta la sofferenza agli animali.
L'amore verso i cani è comunque complesso e contraddittorio, perché se da un lato c'è l'obbligo di proteggerli e di non farli soffrire, dall'altro, anche se non sempre, soprattutto nelle comunità ultraortodosse, sono visti come animali non puri.
L'affetto dei cittadini di TA nei confronti dei cani è un mix di valori ebraici e laici.
La presenza massiccia di pelosi non è una moda ma è la manifestazione moderna di valori comunitari, sociali e di empatia iniziati con il collettivismo dei kibbutz.
Anche attraverso i nostri amici fedeli a quattro zampe si è ricreato un senso di comunità e di connessione amichevole tra i cittadini che deve e può essere portato come esempio a tutto il mondo, soprattutto a quello circostante a Israele.
Giuseppe Kalowski, Tel Aviv, 2 maggio 2025