martedì 7 dicembre ore 19

CIRCOLO DEI LETTORI


Opening della PERFORMANCE ARTISTICA

BIOMAPS


PROGETTO

SUPERBUDDA 

 

INSTALLAZIONE E PERFORMANCE

MATTEO MARSON e GABRIELE OTTINO 

 

MUSICA

NICOLA BROVELLI, VIOLONCELLO

 

Nella metà del XVI secolo il medico senese Pietro Andrea Mattioli pubblica quello che può essere definito il primo best seller della botanica antica, un manuale su piante medicinali (e non solo) e materia medica di oltre 1500 pagine.

Il prezioso volume, dato in prestito dalla Libreria Antiquaria Pregliasco, nelle mani del Collettivo Superbudda si trasforma, attraverso algoritmi e programmi grafici, in immagini e suoni inediti che rendono il Circolo un suggestivo erbario immateriale.

Una performance e una videoinstallazione dimostrano, così, come illustrazioni tanto lontane nel tempo possono continuare a vivere e a ispirare nuove riflessioni creando una continuità tra la tecné degli antichi intellettuali e le tecniche offerte dalla tecnologia, in un rimando dialettico tra originale e rielaborato, antico e moderno.

 

Saluti istituzionali di Giulio Biino ed Elena Loewenthal, Fondazione Circolo dei lettori, Dario Gallina, Camera di commercio di Torino.

 

Nell’ambito di Giri di parole, progetto di Fondazione Circolo dei lettori con il sostegno di Camera di commercio di Torino

 

Pietro Andrea Mattioli (Siena12 marzo 1501* –Trento1578) è stato umanistamedico e botanico.

(*1500 anno ab incarnatione).

Sono oltre sessanta le edizioni in lingue diverse (latino, inglese, francese, volgare italiano…) del suo volume, pubblicato per la prima volta in volgare italiano nel 1544 e in lingua latina nel 1554, rimasto un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi di botanica almeno per tutto il XVII secolo.

Si tratta di un’opera enorme (l’edizione qui presentata, pubblicata nel 1568 in volgare italiano, ha più di 1600 pagine), nella quale Mattioli esprime le sue opinioni su quello che dicono gli antichi, in particolare Dioscoride su piante medicinali (e non solo) e materia medica: non più, quindi, accettazione acritica di quanto è stato detto nel passato ma sua analisi critica e aggiornamento in base alle nuove conoscenze acquisite nel corso dei secoli e a uno studio filologico sul testo greco originale, epurato dalle interpolazioni medievali.

 

(*) A quell'epoca, nel Senese e nel Fiorentino, si utilizzava un calendario diverso da quello usato attualmente e che inizia con il primo di gennaio. Quello senese e fiorentino, infatti, iniziava il 25 marzo, ovvero il giorno dell'Annunciazione a Maria.

Tutte le date erano quindi un anno indietro tra il 1º gennaio e il 24 marzo.

Questo modo di contare gli anni si chiamava ab incarnatione e poiché Mattioli nacque e morì proprio nei primi mesi dell'anno, ne derivano due date diverse sia per la sua data di nascita che per quella di morte, a seconda del calendario considerato.

Mentre infatti per il calendario gregoriano il 1501 va dal gennaio 1501 al dicembre 1501, per quello senese e fiorentino i primi tre mesi dell'anno, ovvero dal primo gennaio al 24 marzo, si è ancora nel 1500. Bisogna quindi fare attenzione allo stile delle date per quanto riguarda la biografia di Mattioli come per quella di altri personaggi dello stesso periodo, anche perché papa Gregorio XIII riformò il calendario nel 1582 saltando 10 giorni in ottobre, ma i domini fiorentini si allinearono al nuovo calendario solo a partire dal 1750.