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WEBINAR - Presentazione del libro di Giulia di Leo "UNA STORIA LUNGA UN'ETERNIT", © ETICA, marzo 2020 in occasione della Giornata Mondiale della Lotta all'Amianto, 28 aprile 2020.
Introduzione Audio di Barbara de Munari.
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https://www.facebook.com/1554861311394188/videos/1744223822404051
La liberazione delle scintille divine, e delle anime, dai frammenti in cui sono imprigionate (e cioè il mondo materiale), comporta un’azione di separazione del bene dal male. L’importante è sapere che le scintille possono trovarsi ovunque e che dobbiamo saperle riconoscere…
https://www.eticaedizioni.it/joomla/pubblicazioni/7-narrativa/60-la-storia-di-hannah
Dallo Zohar:
Una generazione va,
una generazione viene,
ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo
da dove risorgerà.
Il vento soffia a mezzogiorno,
poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri
il vento ritorna.
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Nel quarto episodio di Vita Nova, il Cardinale Zuppi ci parla dell'importanza di ricucire il rapporto tra generazioni apparentemente distanti, di superare l'individualismo e di ricominciare a pensarci in relazione.
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La Storia della Famiglia Colombo e della Famiglia De Munari...
Grazie a Fabrizio Rondolino, a Simona Ercolani e alla Stand by me, per avere voluto ricordare la Storia di Elena Colombo e della sua Famiglia.
E naturalmente un grazie di cuore a Piera Billotti, senza la quale la Memoria sarebbe andata persa.
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Leila el Houssi in un viaggio tra le due sponde del Mediterraneo, quella algerina e quella francese, vissute da Albert Camus.
La doppia natura dell’essere umano: uno spazio in cui convivono, si specchiano e si confrontano bene e male, positivo e negativo, gioia e dolore.
https://open.spotify.com/episode/2hZx72tCXcadXopQEK2J00
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(7-8 aprile 2021/ 27 Nissan 5781)
https://www.facebook.com/yadvashem/videos/583945972526495
Gerusalemme, Yad Vashem: Yom Ha Shoah - Cerimonia di apertura.
Yom HaShoah 2021: Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa, Beer Sheva, Eilat. Il suono di una sirena pare squarciare i cieli d'Israele e il cuore degli israeliani. Un minuto di silenzio nel quale il paese si ferma, immobile, trattenendo il fiato, trattenendo le lacrime. Perché non è piangendo che si ricorda il dolore da queste parti. Giovani e vecchi, uomini e donne si alzano in segno di rispetto. Anche se rinchiusi in casa, nascosti dietro le porte blindate e le tende pesanti, nessuno rimane seduto al suono della sirena. Tutti si alzano e, con un gesto spontaneo, quasi di preghiera, abbassano il volto e raccolgono le braccia dietro la schiena. Persino le macchine interrompono la loro corsa e accostano ai margini dell'autostrada, perché nulla può infrangere il silenzio del ricordo.
Secondo la tradizione ebraica, il lutto si onora con il silenzio. Quando Giobbe venne colpito duramente, senza mai conoscere il perché delle sue sofferenze, si racconta che gli amici Elifaz, Bildad, e Zofar andarono a trovarlo per porgergli le condoglianze. Si racconta anche che, in un primo momento, i tre amici stettero in silenzio. Che non riuscirono a proferire parola. E perché? Perché il dolore non trova conforto nelle parole, ma solo nel silenzio condiviso. Ed ecco l'essenza di Yom HaShoah nello Stato Ebraico: il ricordo trova pace solo nel suono di una sirena che trasmette ciò che le parole non riescono a dire.
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